AI Act: l'Europa dà il via al primo decreto mondiale sull'intelligenza artificiale

November 25, 2024

Con l'AI Act, l'Europa approva il primo decreto al mondo sull'intelligenza artificiale. Dopo 36 ore di negoziati, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo, vietando il riconoscimento biometrico in tempo reale (seppur con tre eccezioni).

Questa legislazione storica fornisce un quadro completo per lo sviluppo dell'AI, con dibattiti intensi incentrati sull'utilizzo permesso e vietato dell'AI da parte delle forze dell'ordine, dal riconoscimento biometrico in tempo reale alla polizia predittiva.

Tre i punti focali del negoziato:

Utilizzo dell'intelligenza artificiale a fini di polizia

Il Consiglio ha resistito alla chiusura definitiva all'uso dell'IA per analizzare dati, effettuare riconoscimenti biometrici in tempo reale e implementare la polizia predittiva. Nonostante l'opposizione del Parlamento, sono state introdotte eccezioni per le forze dell'ordine, con salvaguardie rafforzate. Il riconoscimento biometrico è stato vietato tranne in casi di minaccia terroristica, ricerca di vittime o persecuzione di gravi crimini. Il dossier complesso include anche normative su identificazione biometrica da remoto, sistemi ad alto rischio per la polizia (eccezioni per la sicurezza nazionale e divieti di esportazione di tecnologie a rischio per i diritti fondamentali di paesi terzi).

Regolamentazione dei modelli fondativi di intelligenza artificiale

Riguardo ai modelli fondativi, la discussione verte su due livelli di inquadramento, distinguendo le AI ad alto impatto, come GPT-4, e gli altri modelli di dimensioni più ridotte. La proposta prevede regole stringenti per le AI ad alto impatto, imponendo requisiti pre-mercato come sicurezza informatica e trasparenza. Per i modelli di dimensioni inferiori, l'AI Act entra in vigore al momento della commercializzazione.

Sfide e prospettive dell’AI Act

Il negoziato evidenzia l'intenzione di rafforzare il copyright e garantire trasparenza sui contenuti generati dagli algoritmi. Il periodo di implementazione completo delle funzioni è di 24 mesi, ma solo 6 mesi sono concessi per vietare gli utilizzi non consentiti. Viene introdotto anche l'AI Pact, un accordo di conformità volontaria che consente alle aziende di adeguarsi prima che l'AI Act diventi completamente operativo. Si istituisce un ufficio europeo dedicato all'intelligenza artificiale per sovrintendere all'applicazione della legge. Vengono contemplate eccezioni per le piccole e medie imprese e la creazione di ambienti di test (regulatory sandbox) per promuovere l'innovazione.

Nonostante l'accordo, il lavoro sull'AI Act continua, con gli esperti tecnici che affinano il linguaggio dei documenti. La partita, quindi, è ancora aperta.

Fonte: Wired

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